TERAMO – I ritardi della partenza nella ricostruzione, lamentati soprattutto nel Teramano dove sono pochissime le pratiche avviate dopo due anni e mezzo, vanno ricercati "nell’imbuto costituito dagli Uffici speciali per la ricostruzione (Usr). Come è stata costruita tutta la governance dalla legge 189/2016 è una governance a mio avviso errata": lo ha detto a Teramo il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla ricostruzione, Vito Crimi, incontrando i sindaci dei Comuni delle province di Teramo e Pescara del cratere del terremoto 2016-2017.
Secondo Crimi, la governance attuale "ha provocato una serie di storture e creato velocità diverse tra regione e regione. Queste cose vanno superate e il Governo potrà, ad esempio, modificare le modalità con cui oggi il personale viene chiamato a lavorare per gli Usr".
"L’obiettivo – ha aggiunto Crimi – è lanciare a breve una verifica sostanziale della legge sulla ricostruzione per semplificare il più possibile. Dobbiamo dare ai cittadini la possibilità immediata, senza dover aspettare ogni volta una legge di bilancio che rinnova, che proroga". Tanta semplificazione, ha detto Crimi, a partire "dagli adempimenti degli uffici per la ricostruzione per poter emettere i decreti di liquidazione, ma anche per i cittadini che possono avviare in autonomia, con una semplice comunicazione, i lavori per danni lievi. Una procedura finora utilizzata con numeri prossimi allo zero". Il sottosegretario, che in precedenza aveva tenuto un tavolo tecnico in Prefettura con il prefetto Graziella Patrizi e il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, ha annunciato ai sindaci "l’invio entro un mese, ma forse anche prima, della bozza di modifica alla legge 189/2016. Si tratta di un’operazione di democrazia partecipata che non credo sia stata mai fatta prima – ha commentato Crimi – Sarete tutti coinvolti prima. Ciò comporta un patto di reciproca lealtà: che questo strumento non diventi qualcosa da usare politicamente per fare strumentalizzazione, perché significa venir meno alla fiducia reciproca". Crimi ha incontrato poi i rappresentanti degli ordini professionali e successivamente una rappresentanza di cittadini e di rappresentati dei comitati di quartiere.